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Convegno EASG 2024: La cultura del Gioco Responsabile in Italia

La nuova ricerca Fair presentata durante la 14ª Conferenza Europea sugli Studi sul Gioco d'Azzardo

Roma, 11 settembre 2024 – Fondazione FAIR ha presentato la sua nuova ricerca sul Gioco Responsabile all'evento EASG, 14ª Conferenza Europea sugli Studi sul Gioco d'Azzardo, per promuovere un futuro più sicuro per il gioco d'azzardo e le scommesse.

La ricerca dal titolo "La cultura del Gioco Responsabile in Italia. Conoscenze, opinioni ed esperienze della collettività", realizzata in collaborazione con l’istituto di ricerca sociale Eumetra, segna un passo fondamentale verso un futuro in cui il Gioco Responsabile sia compreso e praticato a tutti i livelli della società.

L’obiettivo principale della ricerca è stato capire come la popolazione – giocatori e non giocatori – percepisca il concetto di Gioco Responsabile e gli strumenti di tutela a disposizione.

I dati raccolti mostrano chiaramente la necessità di un cambiamento nell'approccio alla protezione dei giocatori. Un cambiamento che può essere realizzato solo grazie alla collaborazione tra operatori del settore, istituzioni e stakeholder.

Durante l'evento EASG, il Professore Matteo Caroli, Presidente della Fondazione FAIR, ha presentato i principali risultati. Il campione, composto da oltre 2.000 persone tra giocatori e non giocatori, ha rivelato i livelli di conoscenza riguardo il Gioco Responsabile e le misure di protezione. La ricerca ha anche esplorato le opinioni sul Decreto Legislativo per il riordino dei giochi online (art. 15) e l'interesse del pubblico a saperne di più.

Questa ricerca rappresenta solo il primo passo. L’obiettivo è colmare le lacune esistenti attraverso una collaborazione attiva tra tutti gli attori coinvolti. Solo lavorando insieme si potrà portare il Gioco Responsabile al centro dell’evoluzione del settore.

La partecipazione di FAIR all’evento EASG, la conferenza più importante d'Europa, rappresenta il battesimo internazionale della Fondazione e ribadisce il suo impegno nel creare cultura e consapevolezza sul Gioco Responsabile, oltre a promuovere un dialogo costruttivo con istituzioni pubbliche, operatori del settore, e attori sociali riguardo all'ascolto, alla ricerca e all'innovazione nel campo del Gioco Responsabile.

Highlights dei risultati presentati:

  • emerge una distanza culturale molto forte tra giocatori e non giocatori sul Gioco Responsabile: un 70% dei giocatori conoscono il concetto, ne hanno sentito parlare e lo associano ad un gioco controllato, ragionato, protetto. Il 54% di loro è interessato a saperne molto-abbastanza di più

  • I non giocatori, non conoscendo questo concetto di Gioco Responsabile lo considerano inutile, prevalentemente un'operazione di marketing e non sono interessati a saperne di più o ad approfondirlo.

  • Il giocatore, che gioca per divertimento, passatempo, brivido/adrenalina, è consapevole della propria responsabilità nel suo modo di giocare al pari di quella del Legislatore, ma anche di una responsabilità condivisa tra gli attori. Minore è la responsabilità attribuita agli operatori.

  • La percezione è che in ogni caso si stia facendo ancora poco sul tema e le aspettative di intervento sono alte.

  • C'è un alto margine di intervento sugli strumenti di protezione, che i giocatori affermano di conoscere (ma in modo frammentato), e per questo li utilizzano ancora poco.

  • Poca è la conoscenza del decreto legislativo (art. 15), un 18% dei giocatori e un 4% dei non giocatori ne ha sentito parlare. La legge viene vista come potenzialmente efficace, se verrà attuata in maniera efficace e concreta.

Scarica la ricerca

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